venerdì 30 marzo 2012

Rock is Dead - Il Rock secondo Jim Morrison


Forse Jim Morrison non fu l’ultimo dei Poeti Beat, né quella figura romantica e profonda che la Mitologia Rock ci ha tramandato. Fu però, assieme a Jagger e a Lou Reed, un personaggio fondamentale nel traghettare il Rock verso una nuova oscura maturità che rinunciava a facili ritornelli per la gioventù felice in favore di un tenebrore scontroso se non addirittura disperato.
In due stralci di interviste riportate da Stephen Davis nella biografia “Jim Mirrison. Vita, morte, leggenda” il cantante racconta la sua visione del Rock n’ Roll:

“A volte guardo alla storia del rock and roll come all’origine del dramma greco, che nacque sulle aie nella fondamentale stagione del raccolto. In origine c’era una tribù di adoratori, che ballavano e cantavano. Poi, un giorno, un uomo posseduto uscì dalla folla e cominciò a imitare un dio. Sulle prime era pura canzone e movimento. Via via che le città si svilupparono,sempre più gente cominciò ad accumulare denaro, ma in qualche modo dovevano mantenere il contatto con la natura. Gli attori assolvevano a quel ruolo per conto loro. Penso che il rock abbia la medesima funzione.”


Il continuo riferimento alla mitologia, alla storia antica, a pose da eroe omerico o protomartire incompreso, nonché il grande successo popolare di Light My Fire, fecero la fortuna di tutto il gruppo. Ma Jim era ben più di un cantante: riusciva nello stesso tempo ad essere sacerdote e capro dello sfrenato baccanale musicale che metteva in scena nei locali di Los Angeles. Fu veramente lui quell’ “uomo posseduto che uscì dalla folla”?
Eppure, persa la lucidità e l’integrità fisica dei primi due anni d’attività, anche i pensieri di Morrison divennero più cupi e pessimisti sulle potenzialità della Nuova Musica:

“Il lampo iniziale si è spento. Quello che chiamano “Rock”, che un tempo chiamavano “rock and roll”, era in declino. Poi c’è stato il revival rock inaugurato dagli inglesi. Hanno fatto molto; Era un fenomeno ben definito. Poi è diventato presuntuoso e morboso, cosa che secondo me è la morte di qualunque movimento...  L’energia è scomparsa. Non c'è più convinzione… credo che i giovani che arriveranno non avranno molto in comune con ciò che noi abbiamo dentro. Creeranno il loro sound, unico e personale.   Forse, una volta finita la guerra in Vietnam - probabilmente ci vorranno un paio d'anni, è difficile dirlo - forse allora le morti cesseranno, e servirà una nuova forza vitale che si esprima e si affermi..”

La lunga tirata Rock is Dead è una session registrata durante le sedute per Morrison Hotel nel 1969 ai Sunset Sound Studio; comparsa su vari bootleg prima di trovare uno spazio ufficiale in  “The Doors Boxset – Part 1” è sempre stata considerata una gemma tra le rarità del gruppo di Venice.
  
Quella sera i Doors e il loro entourage cenarono in una sala privata del Blue Boar, una bettola messicana locale, dove si ingozzarono e bevvero birra e tequila per un paio d'ore. Ben carburati, tornarono quindi in studio e si misero a improvvisare. Jim cantò Love Me Tender di Elvis e, mentre la band si lanciava in R&B senza capo né coda, cominciò a pontificare sulla morte del rock and roll. Continuava a ripetere: “il Rock è morto”
“Ascolta, ascolta, non voglio più sentir parlare di rivoluzione”, quasi volesse stroncare definitivamente il movimento rock decretandone la fine. “Non sto parlando di rivoluzione” cantava «Non sto parlando di protesta. Sto parlando... della morte del rock and roll.   La morte è rock, è la mia morte. E il rock è morto   Noi siamo morti! Proprio così. Sì. Il rock è morto!» Tutto ciò alternato a un tema di ricordi: il cantante era tornato bambino e origliava la madre che si lamentava di lui con il marito. «A mamma non piaceva come mi comportavo. Papà dice: “Picchialo baby".   E io sto davvero male, davvero male, davvero male.
La jam session Rock Is Dead - 45 minuti di primitivo R&B da bar - segna il disgustato ed esplicito addio di Jim Morrison a quel movimento rock che gli aveva donato l’immortalità. Oltre a ciò riassume efficacemente il clima depresso e mutevole del movimento giovanile del 1969, quando ormai Haight-Ashbury era diventato un covo di accattoni, tossici e ragazzi scappati di casa.
Stephen Davis  - Jim Mirrison. Vita, morte, leggenda

Questa non-canzone è in realtà un’ improvvisazione vocale libera, a tratti intensa, a tratti noiosa, in anticipo di un paio d’anni tanto sull’ ”endless Boogie” che i Canned Heat sperimentarono con John Lee Hooker, quanto sullo Spoken Word “on the road” dei Last Poets di Harlem. E’ anche un timido ed inconsapevole tentativo di free-rock estemporaneo e molto meno brutale di quanto stava partorendo Detroit.
Jim monologa liberamente sulla fine del Rock, eppure l’impressione è che anch’egli sia consapevole che non era il rock tutto ad essere morto, quanto piuttosto quello del suo gruppo che si trovava in uno stato di perenne coma etilico. Rock is Dead è anche un passaggio chiave nell’evoluzione di Jim da poeta decadente e perverso a bluesman esistenzialista e fatalista. La fine e la morte restano sempre concetti chiave ma del tutto spogliati della mitologia e della psicoanalisi degli esordi.


After a drunken dinner up the street from the studio we came back and turned on the mics. The rest is history. lt's kind of amazing how Jim was ahead of his time. Soon after this, Janis and Jimi died, Cream broke up, etc. Rock did die.
Robby Krieger – Note di Copertina a The Doors – Boxset – Part 1

In questo esplicito e quasi automatico “transfert” psicologico, Morrison proietta sulla Musica la morte stessa della generazione che la produsse, ragazzi presto sepolti sotto isterismi, violenza gratuita e droghe sempre più pesanti. E se l’alba dorata di quegli artisti sembra ora enormemente lontana, per nostra fortuna la loro arte è in realtà l’unica parte di essi giunta integra fino ad oggi.

After The Doors returned from their European concert, they began to record "The Soft Parade", their fourth studio album during October, 1968. They wanted something different from their previous albums, so Robby came up with the idea to produce an album featuring not only the four Doors members but also an additional two bass players, as well as a brass and string arrangement. Paul Rothchild, Doors Producer, had agreed to Robbie’s idea to do an album that would take the group in a totally new musical direction during the recording of "The Soft Parade". "The Soft Parade" has been seen by some as being The Doors’ "Sergeant Pepper".
Jim had later said in an interview with John Tobler at The Isle Of Wight Music Festival, that the sessions and the recording process for "The Soft Parade" had gone out of control and took too long. The Doors had spent nine months in the studio only to produce an album that Jim never really liked, as he once said to John Tobler at The Isle Of Wight Music Festival:
"An album should be like a book of stories strung together, with some kind of unified feeling and style about it, and that’s what ‘The Soft Parade’ lacks,"
By February 25, 1969 The Doors had spent a lot of their time in the studio trying to work out new songs, and had come up with a handful of songs written by Robbie and two new songs written by Jim, "Shaman’s Blues" and "Wild Child". The Doors then started to jam together and ended up playing a selection of music including blues, rock’n’roll, Latin, surf, pop, jazz and Jim’s rap for most of the recording. During an interview with Jerry Hopkins, Jim described how the jam session came about:


"We needed another song for this album. We were racking our brains ... We were in the studio and so we started throwing out all these old songs. Blues trips. Rock Classics. Finally we just started playing and we played for about an hour, and we went through the whole history of rock music-starting with blues, going through rock’n’roll, surf music, Latin, the whole thing. I call it ‘Rock Is Dead.’ "
In an interview between Ray Manzarek and Paul Laurence of Audio in December 1983, Ray had said:
" ‘Rock Is Dead’ doesn’t really exist in a form worth putting out. When we recorded it, it was just a bunch of drunks fooling around and jamming in the studio and then we started to get into something. Unfortunately, the tape ran out halfway through and by the time they got it back on five minutes had elapsed and we were right in the middle of doing surf music. We went into the control room and said ‘Gee, that was really great, hope you guys got that down on tape.’ And they said, ‘Well, we got all of it down, except we missed some of the last "Rock Is Dead."’ And I said that, ‘That was the only thing that was any good’. And we missed it. It was parodies on various styles of music and I don’t even remember what was left out."
Fortunately this was not the case, as the complete sixty seven minute recording had eventually surfaced. Apparently after Jim’s death, Paul Rothchild had gone back into the studio and chopped up the session into little pieces and put it together and later offered this to the remaining Doors members. The three guys had rejected it and was also later rejected when Paul had offered it to be released on "American Prayer". None the less, the complete session somehow "leaked" out of the studio and made it’s way amongst tape traders.
Original Bootleg Liner Notes

Rock is dead

Rock is Dead - part 1

Hi you lady… alright babe… gonna love ya…
When I was just a little boy, ‘bout the age of five
I went to sleep,
I heard my mama and papa talking -
She said
We got to stop that boy, he’s gettin too far out,
He’s goin’ wild, we gotta stop that child.
And I lay there listening, feeling bad -
You know, people, I was feeling bad.
Mama didn’t like the way I did my thing.
The old lady, she didn’t get with that thing.
But my daddy was a sailor, get his head around,
And he said
Boy you got to do it son, get yourself intact,
You gotta love love love love love my baby tonight.
Let me tell you baby ‘bout the death of rock,
I used to be a boy in my home block,
Used to feel alone then I heard some news,
Bunch o’cats got the rockin’ news.
You know I love my rock’n’roll people,
You know we got some fun,
We gonna rock tonight, yeah c’mon…
Rock and roll is dead.
Rock and roll is dead,
Must be something else instead.
You got to lay right down and
Die, die, die, die yeah…
It’s all over baby
That’s it
We gotta go
We had some good times
But it’s gone
It’s all over.
I got a few things on my chest, I got to get ‘em off…
Now listen listen listen listen listen…
Now I don’t want to hear no talk about no revolution,
And I swear to God I don’t want to hear
No talk about no constitution.
And in my frame of mind I am in no mood for
No talk about no… cremation.
The only thing I’m interested in…
I wanna have a good time.
I don’t wanna hear no talk about no riots,
No demonstrations, no cacitritions, no impablermations.
There’s only one thing I want to see…
That’s some dancin’ !
We’re gonna have some fun !
We’re gonna have a good time!
Let’s roll !
O boogie… all night long… yeah…
Rocky little woman be my pal,
Gonna be the fool, gotta deep-dap-doo,
You gotta love, love, love ya baby little lotta-gita-do.
Yeah c’mon…
Yeah, wait a minute, wait a minute, wait a minute
Wait a minute !
Now listen here people !
I’m talkin’ about the death of rock and roll,
And who killed it.
I’m talkin’ about the blues.
I’m talkin’ about the news.
Have you heard, have you heard,
Have you heard the word ?
Rock is dead.
Rock is dead.
Now I didn’t want to be the one to lay it on ya sweetheart,
But I used to be a little fellow traveller.
I used to think we had the whole thing sewed up, mama.
Then I realised,
Rock and roll is dying, baby.
I wanna see some fun !
I wanna see some hanging out !
I wanna see my people
Non-political
Arithmetical
Transcendental
Irathamadental
Coolambindang bupalookanimbo… !
Are you ready ?
Are you ready ?
Are you ready to sing the blues my baby ?
Yeah, I like it real slow,
I like it real bad,
I like to get myself together
I love to hear you get undressed -
Naked woman, out of doors,
I don’t care how loud you snore.
Sun goin’ down, way out on the sea,
Here she comes, little girl, gonna set me free.
Alright c’mon, now… one more time…
Yeah…
Train a’ride - - - sixteen coaches long
Train a’ride - - - sixteen coaches long
Well I got my baby,
Gonna get on the train and run, yeah…
Well that big black train gonna get my baby,
Big black train,
Yeah the big black train gonna get my love,
Gonna take her, gonna hug her, gonna… whoa !!
Gonna love, love, love, love a dingo yeah…
Big black train.
Now when I got home,
I heard my daddy say,
You want a little piece ?
Do you want a little peace ?
Do you want a little soul ?
Do you want a little soul ?
I could not help myself, I could not help myself,
I could not help !
Help ! Help !
I’m dyin’ ! I’m dyin’ ! I’m dyin’ !
I’m die - die - digadigadoohdah whoa !
It’s over !
It’s over !
Have mercy !
Have mercy !
Have mercy on your poor son !
We had some good times.
We had a few good times.
But
Those good little times - you know where they are ?
They’re absolutely, positively under the ground.
And
As long as I got breath, the death of rock
Is the death of me,
And rock is dead
Well, we’re dead… alright… yeah !…

1 commento:

mr.Hyde ha detto...

Bel post su Jim e i Doors.L'ho letto con interesse.

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